Con il termine dipendenze comportamentali si definiscono quei comportamenti patologici che sul piano clinico e neurobiologico presentano aspetti simili alla dipendenza da sostanze ma in cui l’oggetto della dipendenza è una attività. In generale, si parla di dipendenza quando a causa di un comportamento appetitivo (sensazione di piacere, gratificante) di natura compulsiva o eccessiva vi è una perdita di controllo sul comportamento agito, al punto da compromettere alcune sfere della propria vita, come le relazioni sociali e familiari, lo studio o il lavoro e che può essere accompagnata da senso di colpa e ricadute croniche .
Il concetto di dipendenza si è modificato negli anni e il termine addiction rappresenta il rapporto che si crea fra l’individuo e l’oggetto della dipendenza, in cui la dipendenza psicologica da una sostanza o da un oggetto/attività spinge alla ricerca dell’oggetto stesso. Gli individui con addiction hanno difficoltà a fare tesoro delle deleterie conseguenze dei loro comportamenti e persistono in abitudini, spesso quotidiane, a scapito di altre attività della vita, perdendo controllo, centralità ed equilibrio.
Lo studio, presentato in questo rapporto tecnico, si è concentrato sul rischio della Generazione Z di sviluppare comportamenti di addiction. In sociologia, con generazione non ci si riferisce tanto alla data di nascita che accomuna un gruppo di persone, quanto al loro comune vissuto e all’esposizione ad eventi storici, sociali e culturali che ne formano il sistema di valori e i modelli di vita. In questo senso, si definisce Generazione Z (Zoomers) la prima vera generazione di nativi digitali (i nati tra il 1997 e il 2012).
Nella società moderna, tutti si trovano oggi ad utilizzare Internet e i social media, ma ciascuna generazione lo fa in modo differente: per la Generazione Z la tecnologia è un linguaggio che si potrebbe definire ormai integrato nella madrelingua, vivono iperconnessi e molti momenti della loro vita relazionale si svolgono sui social, in particolare quelli di recente sviluppo (es. Snapchat, Rapporti ISTISAN 23/25 2 TikTok, Discord), che incidono quindi significativamente nel loro processo di socializzazione e di conoscenza del mondo, nella costruzione della loro identità.
Fenomeni oggetto di studio
L’obiettivo generale degli studi epidemiologici è stato quello di stimare la diffusione di alcuni comportamenti a rischio di insorgenza di dipendenze comportamentali, quali Social Media Addiction (SMA), Internet Gaming Disorder (IGD), Food Addiction (FA), e monitorare la tendenza al ritiro sociale nella popolazione scolastica. In particolare, si è proceduto a stimare la prevalenza degli studenti e delle studentesse delle scuole secondarie di I e II grado (11-13 anni e 14-17 anni) che mostrano comportamenti a rischio secondo genere, età e area geografica; a descrivere i fattori associati a questi comportamenti compresi i tratti di personalità
Scarica o leggi ( clicca qui) Rapporto Istat: Dipendenze Comportamentali nella Generazione Z; Rapporto Generazione Z