Nell’era di internet e dei social media, sono nati e si sono diffusisi molteplici modalità comportamentali che potrebbero essere definite “virtuali”. Tra queste sicuramente possiamo annoverare il termine Gosting, in voga dal 2015. Ma cosa significa “Gosting”? Il significato si potrebbe tradurre in “sparire come un fantasma” e si manifesta nel comportamento di chiudere una relazione, senza alcuna forma di comunicazione, ma semplicemente sparendo nel nulla. La generazione Z, è sicuramente l’esempio più significativo di questo tipo di nuovo linguaggio – non linguaggio. Attraverso la messaggistica virtuale, i social, le app si può sparire, non rispondere o non visualizzare più i messaggi, le chiamate, e non dare più notizie di se.
La domanda che viene da porci è “perché si fa Gosting?”.
Diverse potrebbero essere le motivazioni alla base di questo comportamento, che non è altro che quello che in psicologia clinica viene detto evitamento. Alcuni potrebbero celare il loro malessere personale dietro questa incapacità, e scegliere di evitare di affrontare le emozioni che provano, altri potrebbero pensare che sparire è la scelta più giusta per il partner, o per meglio dire, quella meno dolorosa, altri ancora, in casi clinicamente significativi, potrebbero essere portatori di tratti di personalità narcisisti o psicopatici, per cui non sarebbero per nulla interessati ai sentimenti dell’altro ma solo concentrarti sul soddisfacimento dei propri. In qualunque caso ci si trovi ad analizzare il problema, di sicuro non si possono trascurare gli effetti. Chi è vittima di Gosting, sperimenta un senso di frustrazione e malessere, dovuto all’impossibilità di comunicare il proprio vissuto, di riflettere sulle motivazioni e cause di questo allontanamento dell’altro e di sentire fortemente compromesso, il senso del proprio valore personale.
Spesso questa pratica viene messa in atto in forma manipolatoria da chi, nella relazione sa di avere più potere sull’altro, creando confusione e stress emotivo, alimentando una sorta di attesa di “ritorno”.
È frequente che questa forma di manipolazione sia il gancio a cui si lega la dipendenza affettiva del partner “emotivamente più debole” che attende ancora in vano il ritorno dell’altro “sparito”.
Viene da chiederci, quanto è funzionale un utilizzo così intensivo dei mezzi di comunicazione elettronici ?
È davvero utile per tenerci in contatto con gli altri o è un modo per scappare più facilmente quando le cose non ci piacciono più?
Come si sente l’altro che non ha più ricevuto risposta?
Bisognerebbe riflettere sulle risposte.
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